Il viaggio è terminato ed è andato abbastanza bene, nonostante diversi problemi di salute di alcuni del gruppo. Ma questo credo sia da tenere in conto in un gruppo numeroso e con un tour di 3 settimane passando dalle montagne con un trek di 6 giorni alla calura della Dancalia. Posti meravigliosi, montagne, chiese rupestri del Tigray, l' Abuna Yemata è un gioiello incastonata in una ripida montagna. Senza parole. Organizzazione: ottima. Il team di guardie, mulattieri, cuoco e cucina veramente straordinari. La cucina veramente ottima tenendo conto delle situazioni in cui cucinano, devo dire che abbiamo mangiato meglio in quei giorni che in albergo o ristoranti di città. Guida: a mio parere siamo stati fortunati (almeno io ritengo di esserlo stato) ad avere come guida Groum, giovane, allegro, simpatico, ci siamo divertiti e a saputo gestire le varie situazioni che si sono presentate. Un'ultima considerazione su Dallol. Un posto veramente unico, ma sino a quando durerà se non si trova un sistema per preservarlo? L'orda frenetica di turisti consapevoli o no mettono veramente a rischio questo posto paradisiaco, se non si studia un sistema, un percorso fisso dove passare, in quanto a mio parere ogni centimetro di quel territorio è prezioso.
Organizzazione eccellente, dalla guida al driver, dal cuoco ai mulattieri organizzatori del campo notturno. Il percorso da noi scelto mi ha soddisfatto al 100%, eccetto un tratto che descriverò negli aspetti negativi. Il territorio attraversato è veramente spettacolare, dai monti Siemen al deserto di sale di dallol. Un ecosistema unico che bisognerà iniziare a pensare a come preservarlo.
L'aspetto negativo, non per causa dell'agenzia, è il tratto per il vulcano Erta Ale. Un sacco di problemi con gli Afar per attraversare il loro territorio. Blocchi frequenti con sempre richieste di pagamento pedaggio. Troppo arroganti. Il mio suggerimento: chiudere Erta Ale nei programmi di viaggio, spiegando i diversi motivi.