Avevo sentito parlare degli allevatori di renne ancor prima del mio arrivo in Mongolia, ed ero davvero impaziente di andare a conoscerli.
Perso nella Taiga nel nord della Mongolia, questo popolo è difficile da contattare e da incontrare. È un'immersione completa in un altro mondo, un altro universo, un altro modo di vivere che ti aspetta se avrai occasione di recarti li per conoscerli!
Ho ritrovato un'amica francese a Ulaan Bator, che è una fervente seguace del couchsurfing.
E con grande gioia, l'uomo che ci ospita ha familiari sparsi un po' per tutta la Mongolia, conosce molto bene le campagne e si propone di organizzarci tutto in cambio di una remunerazione -molto bassa- se rapportata alle visite.
Eccoci dunque pronte a partire per due giorni di macchina, poi 9 ore a cavallo per andare a conoscer i Tsaatan, nel nord della Mongolia.
Alla fine del terzo giorno, esauste, finalmente arriviamo nei pressi della foresta. La nostra guida sembra essere in agguato. All'improvviso, in mezzo agli alberi, sbuca un uomo vestito con un grande mantello, che cavalca una renna! Ci guida fino al posto in cui sono insediati temporaneamente, "la casa di primavera".
I Tsaatan, secondo il periodo e le necessità, possono cambiare luogo fino a due volte al giorno! Ma in generale, hanno quattro zone diverse in cui abitare, una per ogni stagione.
È un popolo generoso, gentile ed accogliente. Dopo un pasto preparato con carne di renna e pasta fatta in casa, consumato nella tenda di famiglia, esploriamo i dintorni.
In mezzo alla foresta con alberi spogli, l'accampamento è formato da due tende - tra cui la nostra -, un recinto per le renne, un posto per tagliare la legna e uno spazio adibito per legare le renne quando non sono nel recinto. È tutto. Che scenario!
In inverno, fanno sciogliere la neve per poter bere acqua. In estate, c'è un fiume. Il padre, Marxwell, caccia i caprioli. Mangiano carne di renna, a volte bovina, sempre accompagnata dalla pasta o dal riso. Fanno il pane in casa, il mio lato italiano ne è entusiasta! Per quanto riguarda le "verdure", si cibano di cipolle e patate.
I figli, quattro nella nostra famiglia d'accoglienza, vanno a scuola. È obbligatoria fino ai 13 anni, dopo possono scegliere: continuare gli studi o intraprendere la vita nomade dei loro genitori. Per quanto riguarda la nostra famiglia, il secondo figlio ha optato per la vita da nomade. Il primogenito ha continuato gli studi, e gli ultimi due hanno solo 7 e 12 anni e vanno a scuola.
Ci sono solo 63 famiglie Tsaatan\ nellaTaiga, e ci viene spiegato che in inverno ognuno vive nella propria zona, mentre d'estate capita di riunirsi. Ognuna ha dei cani, che allontanano i lupi, presenti in grande numero nella regione...
Ho amato molto vivere sconnessa dal mondo, vedere queste persone felici con poco, semplicemente di vederci e condividere con noi quello che sono. I tentativi di comunicazione senza inglese sono stati causa di tantissime risate, mimare ciò che si tenta di spiegare!
Mi è piaciuta molto anche la passeggiata a dorso di renna, che ci ha condotto fino alla cima della montagna, dove c'è una vista magnifica. È davvero comoda la renna! E fa dei rumori divertenti!